L’ultimo film di Whitney Houston: l’amore segreto, il dramma della figlia, la verità sulla sua morte

La morte di Whitney Houston fu uno choc, ma quello che è accaduto dopo è ancora più tremendo.

Remake di un classico del 1947, Uno sguardo dal cielo di Penny Marshall torna sul piccolo schermo mercoledì 24 dicembre su Rai 3, puntando molto sul carisma di Whitney Houston. La cantante e attrice interpreta Julia Biggs, moglie di un pastore protestante in crisi, offrendo una prova intensa e luminosa che unisce sensibilità, forza emotiva e grande presenza scenica. Il suo personaggio è il cuore emotivo del film: una donna combattuta tra l’amore per il marito e il desiderio di sentirsi ascoltata e sostenuta.

La cantante Whitney Houston in Guardia del corpo
L’ultimo film di Whitney Houston: l’amore segreto, il dramma della figlia, la verità sulla sua morte (Quitalia.it)

Il film, che ha ricevuto una nomination all’Oscar come miglior colonna sonora, vede al fianco della celebre cantante, un altro grande protagonista di quegli anni di Hollywood, ovvero Denzel Washington. Di fatto, questo film è stata l’ultima apparizione sul grande schermo per Whitney Houston, sdoganata dal film Guardia del corpo, uscito nel 1992. Infatti, è andato in sala nel 1996, mentre l’anno dopo, il remake di Cenerentola venne trasmesso solo in televisione.

La tragedia di Whitney Houston e quella della figlia Bobbi Kristina Brown

Nel 2012, a luglio, è uscito invece nelle sale americane Sparkle – La luce del successo, in cui Whitney Houston era la mamma della protagonista, ma la cantante era già deceduta da mesi, in quanto era venuta a mancare l’11 febbraio di quello stesso anno: le circostanze della sua morte furono tragiche. La cantante, infatti, venne trovata morta nella sua vasca, e nonostante l’autopsia abbia accertato la presenza di droghe e farmaci, venne ritenuta essere avvenuta per cause accidentali.

Whitney Houston con la figlia Bobbi Kristina Brown
La tragedia di Whitney Houston e quella della figlia Bobbi Kristina Brown (Quitalia.it)

Tre anni dopo la morte di Whitney Houston, una nuova tragedia familiare si è consumata: Bobbi Kristina Brown, figlia unica della cantante e Bobby Brown, è venuta a mancare infatti il 26 luglio 2015, a soli 22 anni, dopo essere stata in coma per quasi sei mesi. Era stata trovata priva di sensi nella vasca da bagno della sua casa in Georgia, trasportata in ospedale e successivamente mantenuta in coma indotto a causa di gravi danni cerebrali: aveva fatto uso di sostanze, come marijuana, alcool e metaboliti di cocaina.

Le rivelazioni del bodyguard e della migliore amica di Whitney Houston

La morte della cantante, come quella della figlia, continuano a far discutere a distanza di molti anni: in un’intervista di qualche tempo fa, il bodyguard di Whitney Houston, David Roberts, ha raccontato la sua esperienza di lavoro con la cantante, spiegando di come spesso fosse difficile resistere alle tentazioni, ma soprattutto accusando chi non fece abbastanza per aiutarla durante i suoi problemi personali. La cantante per anni ha vissuto un rapporto conflittuale con il rapper Bobby Brown, ma pare avesse un amore segreto.

Whitney Houston e Robyn Crawford
Le rivelazioni del bodyguard e della migliore amica di Whitney Houston (Quitalia.it)

A distanza di anni dalla morte di Whitney Houston, infatti, l’amica di infanzia Robyn Crawford ha sostenuto di aver avuto una relazione che iniziò quando erano adolescenti e durò per qualche tempo prima che la cantante la interrompesse per proteggere la sua carriera in un’epoca in cui l’omosessualità era ancora fortemente stigmatizzata. Questo però non chiuse mai definitivamente il loro rapporto e la loro amicizia è proseguita fino alla morte della cantante.

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